Ormai non vi sono più
dubbi. Coloro che parcheggiano nelle strisce blu eccedendo la fascia oraria per
la quale è stato pagato il ticket del
parcheggio non violano alcuna norma del Codice della Strada. In buona
sostanza, qualora scada il famoso “grattino”
non vi sono norme per punire l’automobilista. Quanto affermato è stata
dichiarato in questi giorni dal sottosegretario alle Infrastrutture, Umberto Del Basso Caro, dinnanzi alla Commissione Trasporti della Camera.
Vengono definitivamente
confermate le molteplici sentenze di giudici di
pace favorevoli ai multati e vengono smentite la Cassazione (sent. n.
23543/2009) e la Corte dei Conti del Lazio (sent. n. 888/2012), che ammettevano
la sanzione. In seguito, sia il Ministero degli Interni che delle Infrastrutture
hanno ripreso l’orientamento a favore dell’annullamento delle multe.
Infatti, gli artt. 7,
comma 14, e 157, comma 6 del Codice della Strada prevedono espressamente sanzioni solo per chi non espone il ticket
che dimostra l’avvenuto pagamento. L’insufficienza del versamento è punibile
solo nei pochi casi in cui la sosta è permessa per un periodo limitato.
Invece, a chi viene beccato con un ticket scaduto si può chiedere solo di integrare il pagamento. L’unica penalità che potrebbe scattare sarebbe quella eventualmente prevista dal Comune, nel caso abbia predisposto un regolamento al riguardo.
Invece, a chi viene beccato con un ticket scaduto si può chiedere solo di integrare il pagamento. L’unica penalità che potrebbe scattare sarebbe quella eventualmente prevista dal Comune, nel caso abbia predisposto un regolamento al riguardo.
Si tratterebbe,
infatti, di un illecito civile e non
amministrativo: in pratica, non esistono norme, e quindi multe, per punire chi dimentica di andare a rinnovare
il ticket. Sarebbe pertanto opportuno che le forze dell’ordine si
adeguino al nuovo orientamento, anche perché, costringere il cittadino ad
effettuare un ricorso contro tali sanzioni significherebbe costringere gli
eventuali trasgressori a un’operazione antieconomica: chiedere l’annullamento al giudice di pace, infatti, è più costoso
che pagare la multa.
Fonte immagine:
www.gabblog.it