Cos'è la Legge?
... in dieci "semplici" punti !
2. UNA RETE A
MAGLIE STRETTISSIME, IN ALCUNI CASI : in casi molto minoritari, la legge
può essere molto specifica. Se su di una casa c'è un diritto di usufrutto ed è
necessario rifare il tetto, chi deve pagare la spesa relativa, l'usufruttuario
o il proprietario? La risposta ce la fornisce l'art. 1005 cod.
civ. Perché la legge è specifica su materie meno importanti e
generica su quelle più ricorrenti nella pratica? Credo che sia una questione di
tradizione: il diritto affronta i problemi man mano che si pongono, e diventa
sempre più specifico con il passare del tempo e il numero dei casi che si
presentano nella pratica.
3. LA LEGGE NON È SEMPRE CHIARA : la legge è destinata a valere
per un numero indefinito di casi della vita. Il fatto che la legge
pone solo criteri di base, assommato al fatto che non sempre le
prescrizioni legislative sono chiare, offre un buon margine di discrezionalità
a chi la deve applicare e quindi, nel campo che ci occupa, ai giudici. Questo è
uno dei motivi per cui l'avvocato cui si richiede di dire come andrà a finire
una causa, può quasi sempre solo fare valutazioni di massima ed esprimersi in
termini di probabilità.
4. LA LEGGE, PURTROPPO, NON È SEMPRE GIUSTA:
Ti hanno rubato il cellulare e dopo pochi giorni lo vedi esposto presso un
negoziante? Cosa fai? Chiedi gentilmente al negoziante di restituirtelo? Il
cod. civ. nel caso di specie prevede una regola opposta: "il possesso vale titolo"
(art. 1153, comma 1 c.c.), per cui la proprietà del cellulare è oramai di
quello che l'ha acquistato e puoi solo, al massimo, chiedere il risarcimento
del danno. La maggior parte delle persone pensa alla legge come ad
un concentrato di giustizia ed equità, come se aprendo il codice civile
fosse possibile capire cosa è più giusto fare in un determinato caso. Per
questo la legge non è quasi mai intuitiva o secondo «buon senso»,
specialmente nel civile, dove motivazioni storiche, sociali, generalmente di
sistema possono aver fatto propendere il legislatore per scelte non sentite
giuste nel caso concreto.
5. LEGGE, UNICO CONTENITORE DI REGOLE PER LA SOCIETÁ? : La legge è solo una delle
tanti «fonti del diritto». Accanto alla legge dello Stato ci sono la
Costituzione, i trattati europei, le fonti di diritto comunitario (regolamenti,
direttive, ecc.), i regolamenti, la legge regionale, la consuetudine, gli usi,
e chi più ne ha più ne metta. Possono esserci regole che si applicano solo ad
un determinato caso concreto, come ad esempio un contratto stipulato tra i
proprietari di due immobili. Tutto questo per dire che spesso non è semplice
anche solo trovare la «legge» da applicare, che magari può essere nascosta
in una fonte di secondo grado, poco conosciuta. Anche in questo sta
l'importanza del lavoro dell'avvocato, sapere effettuare ricerche efficaci
all'interno di tutte le fonti del nostro diritto.
6. LA LEGGE PUÒ ESSERE INCOSTITUZIONALE : La legge deve essere
conforme ai valori contenuti nella Costituzione italiana. Se non è conforme,
può essere denunciata alla Corte costituzionale. Naturalmente, non è
sufficiente dire che questa legge, applicata al caso concreto,
è «ingiusta», ma bisogna evidenziarne la contrarietà ad una legge
superiore, la Costituzione. Ad esempio, molte leggi sono dichiarate
incostituzionali perché violatrici del principio di uguaglianza di cui all'art.
3 Cost.
7. LA LEGGE "VA FATTA VALERE" : Le leggi sono come le idee di cui
parlava George Orwell: "camminano sulle gambe degli uomini". Questo
significa che una disposizione di legge bisogna farla valere, altrimenti è
destinata a rimanere sulla carta. La legge, per lo più, si fa valere
all'interno del processo, che è anch'esso regolamentato dalla legge.
8. LEGGE PENALE, CIVILE, AMMINISTRATIVA : Le leggi possono intervenire in
materie molto diverse tra di loro. Generalmente si distingue tra leggi civili,
penali e amministrative. Le prime sono quelle che, di solito, riguardano i
rapporti tra privati o comunque tra soggetti che si pongono in posizioni di
parità. Le leggi penali sono quelle che riguardano la persecuzione dei fatti
che lo Stato vuole impedire siano realizzati; esse fanno parte più in generale
del diritto «punitivo», comprendente anche le sanzioni amministrative. Qui non ci sono due
soggetti in posizione di parità, ma ce n'è uno, lo Stato, che impone una
punizione, cioè una conseguenza che dovrebbe in teoria essere afflittiva per
chi la riceva, quando viene commesso un fatto che la società non vuole, dal
furto, all'omicidio, alla sosta vietata. Le leggi amministrative sono quelle
che regolano il funzionamento dell'apparato dello Stato e delle altre pubbliche
amministrazioni o il rapporto tra questi e i privati quando si svolgono tramite
l'esercizio di pubblici poteri, come ad es. quando un cittadino viene
espropriato per la realizzazione di un'opera.
9. LA LEGGE PUÒ ESSERE INTERPRETATA : Il nostro sistema giuridico ha
bisogno di essere completo, cioè di dare una risposta a tutti quelli che si
rivolgono alla magistratura affinché il loro caso sia giudicato. Un giudice non
può rifiutarsi di emettere una sentenza (divieto del non liquet), dicendo che
non esiste una legge che regola il caso, ma deve comunque deciderlo applicando,
se non esiste una legge diretta, una legge che regolamenta un caso analogo o
interpretando estensivamente un'altra legge.
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