In caso di acquisto del
biglietto aereo tramite internet, è illegittima la pretesa di Ryanair di
far pagare un surplus, ai passeggeri che non abbiano fatto il check-in online,
per la stampa della carta di imbarco ad opera del personale di volo.
La questione è stata
trattata recentemente dal Tribunale di Madrid (sent. n. 113/2013); una decisione che potrà avere certamente
effetti, anche a breve, nel nostro Stato.
Come a tutti
noto, la compagnia aerea low cost irlandese consiglia vivamente agli
acquirenti dei propri biglietti aereo di effettuare il check-in del volo
attraverso il proprio sito internet, con contestuale stampa del biglietto di
imbarco a propria cura.
Chi non effettua tale
procedura, è costretto poi a farsi stampare il biglietto al momento
dell’imbarco dal personale di volo.
Ebbene, secondo il
tribunale di Madrid questa pratica è illegittima perché “abusiva”: in altre parole, lede in modo eccessivamente
sproporzionato i diritti dei consumatori. E ciò anche se è espressamente
previsto nel contratto approvato dall’utente all’atto dell’acquisto del
biglietto.
Insomma, la clausola è
nulla in ogni caso e le 40 euro, che attualmente pretende la Ryanair sono una
pretesa illegittima.
La sentenza del
Tribunale di Madrid, peraltro, ha rilevato ben altre otto clausole abusive
applicate dalla compagnia aerea irlandese.