lunedì 14 ottobre 2013

Sono un lavoratore laureato ed il mio datore di lavoro mi lascia solo rispondere a telefono e fare fotocopie. Cosa posso fare?

Ebbene si, il lavoratore laureato messo a fare solo fotocopie e rispondere al telefono potrà agire in giudizio per ottenere la condanna del proprio datore di lavoro al risarcimento del danno per demansionamento.

 

Il demansionamento è illegittimo in quanto lede la professionalità e dignità del lavoratore che, assunto in una determinata categoria contrattuale, svolge poi attività incompatibili con la qualifica posseduta.

 

Non dispezzando coloro che svolgono con dedizione ed impegno tali mansioni, fare delle fotocopie o rispondere al telefono costituisce dequalificazione professionale; si tratta senza dubbio di attività che non implicano le conoscenze e le capacità tecniche nonché l’autonomia e responsabilità di un lavoratore che vanta un titolo di laurea e studi specialistici.

 

La Cassazione ha recentemente sottolineato che il demansionamento è inammissibile anche se il dipendente laureato è disabile (v. Cass. civ. n. 23170 dell'11.10.2013). In questo caso, infatti, il datore di lavoro non può assumere il dipendente per determinate mansioni e poi assegnargliene diverse giustificando il demansionamento con la sua disabilità.

 

Il lavoratore disabile deve essere assunto fin da subito con l’assegnazione di prestazioni compatibili con le sue qualifiche e al contempo con le sue minorazioni.

 

Il demansionamento è comunque illegittimo in quanto viola il diritto alla dignità della persona sul luogo di lavoro: esso lede il patrimonio professionale insito nell’inquadramento spettante al lavoratore secondo l’atto di assunzione.

Ne deriva il diritto del lavoratore al risarcimento del danno.

 

Il datore di lavoro non può adibire il dipendente laureato a mansioni meramente esecutive (per esempio, fare fotocopie o rispondere al telefono) non corrispondenti all'inquadramento contrattuale e alle qualificazioni possedute.

Claudio De Lucia