La riforma della legge
sul divorzio continua il suo corso, prevedendo il cosiddetto divorzio breve.
Dopo numerosi mesi di
stallo, il nuovo testo è stato finalmente approvato all’unanimità dalla Commissione Giustizia della Camera. Vengono dunque
modificati i tempi di attesa per poter ottenere dal Tribunale, in seguito alla
separazione giudiziale o consensuale, il divorzio, o meglio lo “scioglimento degli
effetti civili del matrimonio.
Difatti, l’attuale
termine è di tre anni; la riforma riduce tale tetto minimo a un anno se vi sono figli minori; nel caso, invece,
in cui non vi siano minori il termine, nelle separazioni consensuali, scende a 9 mesi.
Inoltre, i nuovi
termini decorrono dal deposito della domanda di separazione e
non, come accade attualmente, dalla comparizione dei coniugi di fronte al
presidente del tribunale nella procedura di separazione.
La riforma prevede che
la comunione dei beni si sciolga già nel momento in
cui, in sede di udienza presidenziale, il giudice autorizza i coniugi a vivere separati.
Se tutto dovesse filare
liscio, il testo della riforma della legge sul divorzio dovrebbe approdare alla
Camera entro fine maggio, per poi transitare al Senato in tempi brevi.
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www.femaleworld.it