Due volte truffati dal prezzo
della benzina: è il triste destino dei proprietari di auto di questo ultimo
lustro. Vediamo gli aspetti allarmanti.
1) A luglio 2008 il costo del petrolio era di 147 dollari il barile.
Oggi il costo del petrolio è sceso a 103
dollari il barile. A fronte di
ciò, se a luglio 2008 il prezzo della benzina verde era di 1.522 euro a litro, oggi è salito da 1,799 euro a litro. Posto che la benzina è fatta col petrolio e ci
si attenderebbe dunque che, al diminuire del prezzo della materia prima,
diminuisca (o quanto meno rimanga stabile) il prezzo del prodotto finito, perché
negli ultimi quattro anni è avvenuto l’esatto contrario? Come si spiega
l’aumento del prezzo della benzina del 24% se, nello stesso periodo, il costo
del petrolio è diminuito del 34%? Il dato inconfutabile è che il costo di
questa sproporzione la paga sempre e solo il cittadino.
2) A ciò si aggiungono le truffe
dei distributori di benzina che non hanno perso il vizio di manomettere gli
erogatori. Sono da brivido i risultati dai controlli effettuati della Guardia
di Finanza già solo negli ultimi due week end. Su 2.400 distributori controllati, sono state scoperte ben 356 irregolarità. Il che vuol dire che
più di un distributore su sette è stato scoperto avere carburate annacquato,
aver violato le norme sui prezzi, aver manomesso i sigilli che garantiscono il
corretto funzionamento dell’impianto.
In buona sostanza in Italia
il 15% degli impianti è irregolare.
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