martedì 31 dicembre 2013

Quali sono le possibilità di tutela che ha il consumatore in caso di acquisto di uno smartphone o tablet da internet che poi si è rivelato difettoso o differente da quello promesso?

Su internet è facile trovare occasioni vantaggiose per fare shopping, specie per chi ama la tecnologia. Tuttavia, alla facilità di reperimento corrisponde anche una maggiore facilità di ricevere qualche delusione. Ecco quindi tutto ciò che bisogna sapere prima di mettersi alla ricerca di tali prodotti. 

Innanzitutto è sempre bene diffidare delle vendite tra privati. Infatti, in questi casi non opera alcuna garanzia del venditore. 

Nel caso invece di acquisto da un rivenditore, in caso di malfunzionamento del prodotto la denuncia dei vizi deve essere inoltrata presso l’azienda venditrice del prodotto stesso; infatti il soggetto che risponde direttamente nei confronti del consumatore è sempre il venditore e il fatto che l’acquisto avvenga via Internet non cambia la sostanza delle cose. L’acquirente ha, inoltre, per legge, entro dieci giorni dalla consegna della merce, il diritto di recesso dalla vendita, senza bisogno di addurre alcuna motivazione. 

Oltre a ciò, il consumatore ha, per legge, la cosiddetta “garanzia legale di conformità” che opera tutte volte in cui il bene non è conforme a quanto promesso dal venditore ed opera per due anni dall’acquisto. I vizi vanno denunciati al venditore entro otto giorni dalla loro scoperta. L’acquirente può chiedere, alternativamente, la riparazione o la sostituzione del prodotto oppure una congrua riduzione del prezzo o, ancora, la risoluzione del contratto con la restituzione del prezzo versato. 

L’azione giudiziale per ottenere la risoluzione e quella volta a ottenere la riduzione del prezzo si prescrivono in un anno dalla consegna del bene acquistato.

Se, in ultimo, il venditore ha inviato un bene diverso da quello promesso (per esempio, un telefono usato) o ha preordinato una messinscena, simulando una volontà di vendere, ma in realtà poi trattenendo la somma senza inviare alcunché all’acquirente, si potrebbe configurare la truffa commerciale.