giovedì 19 dicembre 2013

Mio figlio è disabile e la scuola gli ha negato l’insegnante di sostengo. Cosa posso fare?

Gentile signora, il minore affetto da handicap e disabilità grave ha diritto all’insegnante di sostegno e se tale diritto gli viene ingiustamente negato dall’istituto scolastico, i genitori possono agire per ottenere il risarcimento del danno

L’istituto scolastico e il Ministero dell’istruzione sono infatti tenuti ad erogare le misure di sostegno necessarie affinché l’alunno disabile possa beneficiare effettivamente del percorso di istruzione e dei servizi didattici. Si tratta di prestazioni accessorie al servizio scolastico, ma che si rendono indispensabili per quei bambini con handicap più o meno gravi che altrimenti non potrebbero accedere al servizio di istruzione principale. 

Ai fini della concessione dell’insegnante di sostegno è necessario che la disabilità del minore sia adeguatamente certificata. Qualora, nonostante la presenza di tutti i requisiti, la scuola neghi ingiustamente l’insegnante di sostegno o riduca le ore settimanali in cui il bambino può beneficiarne, i genitori possono agire in giudizio contro l’istituto e il Ministero per far dichiarare l’illegittimità del provvedimento di negazione o riduzione e ottenere il risarcimento del danno. 

Il danno, però, non è automaticamente riconosciuto ma deve essere adeguatamente dimostrato, consistendo esso nel pregiudizio esistenziale subito del minore. 

In particolare, i genitori devono provare che la negazione del diritto all’insegnante di sostegno ha avuto effetti negativi sulla sfera esistenziale e relazionale del bambino, pregiudicando per esempio le facoltà di apprendimento, il già precario livello di integrazione del minore con gli altri bambini della classe, o aggravando il suo senso di insicurezza e autostima.

In definitiva, quando la scuola nega ingiustamente l‘insegnante di sostegno al minore con handicap grave, i genitori possono ottenere il risarcimento se provano il danno esistenziale subito dal bambino.