venerdì 7 febbraio 2014

Sono stato beccato mentre fumavo uno spinello e, in questi giorni, mi è stato anche notificato l’ammonimento da parte della Prefettura. Rischio di essere escluso automaticamente da un concorso pubblico?

Il Tar Lazio, con una recente sentenza (sent. n. 675/2014), ha stabilito che un unico episodio di consumo di marijuana, cui poi sia scattato il successivo ammonimento da parte della Prefettura, non pregiudica la possibilità per il colpevole di partecipare a un concorso pubblico, anche se si tratti di un posto nelle forze dell’ordine.

Dunque, secondo i giudici, il fatto di aver fumato una “canna” non fa venir meno quel requisito di “moralità” nel candidato che è condizione per la sua partecipazione al concorso, per poi essere assunto nella pubblica amministrazione.

L’uso di sostanze stupefacenti – dice il TAR – se non accompagnato dallo spaccio, non esclude il candidato dalla possibilità di conseguire una posizione di lavoro.

La ragione per cui chi fa uso di sostanze stupefacenti non può partecipare a concorsi ed essere poi assunto nella P.A. non è la presenza di un comportamento saltuario, ma di un comportamento ripetuto nel tempo e con continuità tale da far presumere una possibile ripetizione di tale condotta.

Insomma, la semplice assunzione di sostanze stupefacenti non accompagnata dallo spaccio non può, in mancanza di ulteriori elementi negativi, determinare l’assenza del requisito della moralità ai fini dell’ammissione a un pubblico impiego.