Candidati politici sorridenti? Attività commerciali prossime all'apertura?
Il cartellone pubblicitario è abusivo? Adesso anche il soggetto e l'azienda pubblicizzata pagheranno la sanzione.
Una novità non recentissima, risalente infatti al Luglio 2011, ma che non tutti conoscono ancora bene, o meglio fingono di non conoscere. In particolar modo, nel sud Italia la norma sanzionatoria non viene mai applicata; è oramai diventata prassi comune affiggere manifesti abusivi.
L’art. 23 del nuovo Codice della strada prevede adesso la responsabilità solidale tra pubblicitario e soggetto pubblicizzato.
Peraltro, per il cartello che presenti requisiti difformi rispetto alle prescrizioni contenute nell’autorizzazione, la sanzione è così aumentata:
a) il minimo passa da € 159,00 a € 1.376,55;
b) il massimo passa da € 639,00 a € 14.000,00;
Il massimo edittale viene applicato, solo in casi limite, nei confronti di chi propone il ricorso e lo perde. Ciò perché, per anni, l’abusivismo pubblicitario si è nutrito di ricorsi inutili, ingenerando la prassi i così detti “ricorsi facili”.
Nei casi di abusivismo totale (cartelloni privi di autorizzazione), invece, la sanzione amministrativa va da un minimo di € 4.455,00 a un massimo di € 17.823,00.
Almeno VOI, aspiranti politici, abbiate buon senso. Dovreste essere i fautori della legalità, tuttalpiù fingete di esserlo!
Claudio De Lucia