venerdì 11 aprile 2014

Doppia truffa per gli automobilisti: prezzi della benzina sproporzionati ed erogatori manomessi. In Italia il 15 % degli impianti è irregolare

Due volte truffati dal prezzo della benzina: è il triste destino dei proprietari di auto di questo ultimo lustro. Vediamo gli aspetti allarmanti.

1) A luglio 2008 il costo del petrolio era di 147 dollari il barile. Oggi il costo del petrolio è sceso a 103 dollari il barile. A fronte di ciò, se a luglio 2008 il prezzo della benzina verde era di 1.522 euro a litro, oggi è salito da 1,799 euro a litro. Posto che la benzina è fatta col petrolio e ci si attenderebbe dunque che, al diminuire del prezzo della materia prima, diminuisca (o quanto meno rimanga stabile) il prezzo del prodotto finito, perché negli ultimi quattro anni è avvenuto l’esatto contrario? Come si spiega l’aumento del prezzo della benzina del 24% se, nello stesso periodo, il costo del petrolio è diminuito del 34%? Il dato inconfutabile è che il costo di questa sproporzione la paga sempre e solo il cittadino.
  
2) A ciò si aggiungono le truffe dei distributori di benzina che non hanno perso il vizio di manomettere gli erogatori. Sono da brivido i risultati dai controlli effettuati della Guardia di Finanza già solo negli ultimi due week end. Su 2.400 distributori controllati, sono state scoperte ben 356 irregolarità. Il che vuol dire che più di un distributore su sette è stato scoperto avere carburate annacquato, aver violato le norme sui prezzi, aver manomesso i sigilli che garantiscono il corretto funzionamento dell’impianto.

In buona sostanza in Italia il 15% degli impianti è irregolare.

Fonte immagine: www.blogdem.it