venerdì 30 agosto 2013
giovedì 29 agosto 2013
Gioco d'azzardo e scommesse sportive illegali. Rischi sottovalutati e non sempre conosciuti dagli scommettitori.
Che cosa si rischia giocando al gioco d'azzardo illegale? Questa è stata la domanda postami da un amico (assiduo scommettitore) in questi giorni, il quale, di ritorno dalle vacanze, si è visto recapitare un avviso dalla guardia di finanza. I controlli, attualmente in corso, riguardano alcuni movimenti in entrate ed uscita effettuati su siti non coperti da licenza AAMS. Vediamo dunque nel dettaglio i relativi rischi.
Per gioco di azzardo illegale online si intende scommettere su uno dei siti di Casino, poker rooms od altri siti di scommesse che non hanno la licenza AAMS, e quindi non legali. Per quanto riguarda il gioco dal vivo, i giochi da casinò sono legali (logicamente solo nei casinò italiani coperti da licenza AAMS), mentre il Poker è legale solo nella versione torneo.
Molti avranno sicuramente provato almeno una volta nella loro vita a giocare su uno di questi siti, altri ancora ci giocano e scommettono tuttora, convincendosi di essere immuni da tali controlli e che a loro non potrebbe mai succedere nulla. Ebbene purtroppo non è sempre così. Infatti oltre ad avere la fortuna di vincere le vostre scommesse, dovrete anche essere fortunati a non essere beccati, una doppia fortuna.
Il reato che viene commesso è quello di gioco d’azzardo ed evasione fiscale. Insomma quanto basta per rovinarsi la vita. E fidatevi che in questo periodo di crisi dove si sta cercando di combattere l’evasione fiscale vi beccheranno subito! Come? E’ semplicissimo! Spesso la guardia di finanza effettua dei controlli incrociati su campioni ed analizzano tutti i movimenti finanziari che vengono effettuati confrontandoli con la dichiarazione dei redditi. Se notano che qualcosa non quadra cominciano ad effettuare un’ indagine più approfondita controllando anche i beni di vostra proprietà e magari, senza che voi ve ne accorgete, monitorano i vostri movimenti. Quando la guardia di finanza oltre ai sospetti avrà in mano anche delle prove presto vi verrà a trovare e, se non riuscirete a motivare in modo inequivocabile da dove avete preso alcuni soldi o come avete fatto a comprare alcune cose, per voi saranno "cavoli a merenda, ma molto amari"!
Giocate sicuri, non rovinate la vostra vita per una manciata di soldi, controllate che il sito su quale scommettete o giocate d'azzardo si sia dotato di regolare licenza AAMS. Le vincite su questi siti sono già tassate alla fonte.
Attenzione e Buon divertimento a tutti!!
Claudio De Lucia
lunedì 26 agosto 2013
Chiusura Tribunali: 40 sindaci consegnano la fascia tricolore
In Piemonte i sindaci scendono sul piede di guerra contro la chiusura dei piccoli tribunali. Quaranta primi cittadini delle Langhe e del Roero hanno consegnato simbolicamente le fasce tricolori in Prefettura a Cuneo per protestare contro l'annunciata chiusura del tribunale di Alba. E 22 sindaci del torinese hanno scritto al ministro della Giustizia, Annamaria Cancellieri, chiedendo un intervento contro la chiusura del tribunale di Chivasso, che diventerebbe operativa dal 13 settembre. "Il risparmio apparente prospettato - spiegano i sindaci nella lettera al ministro - genera, in realtà, un costo (bilancio sociale) non accettabile per le famiglie, per le imprese e gli enti pubblici".
Fonte: Diritto24
Claudio De Lucia
venerdì 23 agosto 2013
"Pacchetto Lavoro" - In vigore da oggi la legge di conversione. La sintesi delle principali novità
Entra in vigore oggi la legge n. 99/13 di conversione del decreto-legge 28 giugno 2013, n. 76, recante primi interventi urgenti per la promozione dell'occupazione, in particolare giovanile, della coesione sociale, nonche' in materia di Imposta sul valore aggiunto (IVA) e altre misure finanziarie urgenti, ovvero il c.d. pacchetto lavoro.
Tra le novità più significative:
1. la riduzione della pausa obbligatoria tra un contratto a termine e l'altro;
2. la possibilità di prorogare il contratto senza causale a tempo determinato;
3. il limite di 400 giornate di effettivo lavoro in tre anni per l'impiego a chiamata;
4. l'obbligo di convalida delle dimissioni per collaboratori e associati in partecipazione.
I PRINCIPALI INTERVENTI
TEMPO DETERMINATO | Periodi di sospensione di 10 giorni fra i contratti fino a 6 mesi e di 20 per quelli di durata superiore ai 6 mesi |
INTERMITTENTE | Limite di 400 giornate annue di lavoro in 3 anni solari. Al superamento del limite il contratto intermittente diventa a tempo pieno e indeterminato. E' escluso il comparto turistico |
CO.CO.PRO. | Contratti non stipulabili per compiti meramente esecutivi e ripetitivi. E' richiesta per iscritto la definizione degli elementi contrattuali obbligatori |
ASSOCIAZIONE IN PARTECIPAZIONE | Regolarizzabile entro il 30 settembre l'utilizzo abusivo di questa tipologia contrattuale attraverso l'assunzione a tempo indeterminato |
APPRENDISTATO | Possibilità di trasformare l'apprendistato, a seguito del conseguimento del diploma o di titolo idoneo, in apprendistato professionalizzante |
DISOCCUPAZIONE | Conserva lo status di disoccupato anche chi ricava un reddito complessivo che non supera la soglia esclusa dalla imposizione fiscale, pari a 8000euro annui per il parasubordinato e 4800 per il lavoratore autonomo |
DISTACCO | E' ora presunto a priori l'interesse al distacco del lavoratore tra imprese che abbiano stipulato il contratto di rete. Nelle disposizioni previgenti lì'interesse non poteva essere meramente economico, decade dunque questo limite |
START UP | I soci non devono più essere necessariamente persone fisiche a detenere per 24 mesi la maggioranza del capitale sociale |
Fonte: Diritto24
Claudio De Lucia
mercoledì 7 agosto 2013
Scatta la condanna per violenza anche col perdono della fidanzata
12:40
Violenza Privata
Legittima la condanna per violenza privata del fidanzato che minaccia la propria ragazza con un coltello e le tira i capelli per costringerla a continuare una discussione, anche se poi la donna lo sposa e ritratta quanto aveva affermato. Lo ha stabilito la Corte di cassazione con la sentenza 33804/2013.
Secondo i giudici infatti il ricorso si fonda “su una rappresentazione
edulcorata e parziale della vicenda processuale che non è idonea a scardinare la
chiara e puntuale ricostruzione dei giudici di merito. Questi hanno chiarito -
in maniera senz’altro corrispondente al contenuto e alla ratio dell’art. 610
cod. pen. - che la versione ‘minimalista’ resa a dibattimento dalla M. - che nel
frattempo si è sposata con l’imputato ed ha inteso ridimensionare il fatto - è
comunque sufficiente a ritenere provata l’accusa, giacché l’aver afferrato per i
capelli la donna per costringerla a rimanere con lui nell’autovettura
costituisce esercizio dl violenza fisica che, limitando significativamente la
libertà fisica e morale della persona, è idonea ad integrare il reato previsto
dall’art. 610 cod. penale”.
“Non corrisponde al vero, quindi, che i
giudici abbiano fondato il proprio convincimento sulle dichiarazioni contenute
nell’atto di querela, avendo fatto esplicito ed esclusivo riferimento alle
dichiarazioni dibattimentali della persona offesa, nonché a quelle della
sorella, che ha confermato il quadro in cui la vicenda de quo si
inseriva, caratterizzato da frequenti litigi tra i due”.
Corte di cassazione – Sezione V penale – Sentenza 5 agosto 2013 n. 33804
Fonte: Diritto24
Claudio De Lucia
martedì 6 agosto 2013
Dl carceri, al via il voto alla Camera
È cominciato nell'aula della Camera l'esame con votazioni del disegno di legge,
approvato dal Senato, (C. 1417-A)
di conversione in legge, con modificazioni, del Dl 1° luglio 2013 n. 78, recante
disposizioni urgenti in materia di esecuzione della pena. Lo scorso 1° agosto la
commissione Giustizia della Camera aveva approvato il disegno di legge di
conversione con alcune modifiche rispetto al testo licenziato da Palazzo Madama.
Il testo - sui cu insistono diversi emendamenti, in massima parte della
Lega - dovrebbe essere licenziato entro oggi.
"In commissione il disegno
è passato grazie ad un accordo dei gruppi di maggioranza che ha consentito di
introdurre importanti modifiche che ne aumentano l'efficacia e riportano il
provvedimento allo spirito originario" secondo il sottosegretario alla Giustizia
Giuseppe Berretta che ha seguito il provvedimento in commissione per il Governo.
"In particolare - ricorda Berretta - viene mantenuto il limite massimo
della pena a 5 anni per il ricorso alla custodia cautelare con l'esclusione del
delitto di finanziamento illecito dei partiti - continua Berretta - e
contemporaneamente è stata innalzata a 5 anni la pena prevista per il reato di
stalking, in modo che lo stesso rientri tra quelli per i quali è applicabile la
custodia cautelare in carcere".
"Con questa modifica - aggiunge il
sottosegretario - è stata fatta salva l'efficacia del decreto per limitare il
sovraffollamento delle carceri e si è risposto allo stesso tempo all’esigenza di
tutela delle vittime di un reato particolarmente odioso come la persecuzione".
Tra gli altri interventi di modifica in commissione Giustizia figura
anche il ripristino del testo originale del decreto nelle parte in cui eliminava
i divieti introdotti dalla legge cosiddetta ex Cirielli sull'applicabilità di
alcuni benefici per i recidivi.
"Siamo soddisfatti del lavoro fatto, le
misure approvate sono un primo decisivo passo per avere carceri meno piene" -
sottolinea Berretta - dai dati di cui dispone il ministero di Giustizia sugli
ingressi dalla libertà negli istituti penitenziari risulta infatti che solo nel
primo mese di applicazione del decreto circa 300 persone non sono entrate in
carcere. Trovano così conferma le stime ministeriali che avevano previsto un
impatto immediato e significativo del decreto sul sovraffollamento
penitenziario" conclude il sottosegretario alla Giustizia.
Fonte: Diritto24
Claudio De Lucia
lunedì 5 agosto 2013
Approvato il decreto legge "Valore Cultura". Sintesi dei contenuti
Il Consiglio dei ministri, su proposta del presidente del Consiglio, Enrico Letta, e del ministro dei Beni e delle attività culturali e del turismo, Massimo Bray, ha approvato il decreto legge “Valore Cultura” riguardante disposizioni urgenti per la tutela, la valorizzazione e il rilancio dei beni e delle attività culturali e del turismo.
Un direttore generale per l’Unità “Grande Pompei”
Con il decreto legge si dà il via libera a una Unità con il compito di coordinare e di far convergere in un’unica sede decisionale tutte le decisioni amministrative necessarie alla realizzazione dei piani, dei progetti e degli interventi strumentali a consentire il rilancio economico-sociale e la riqualificazione ambientale e urbanistica dei territori dei comuni afferenti all’area, sede di importanti siti archeologici, in modo da potenziarne l’attrattività turistica dell’intera area e da stimolare il rilancio del settore dei servizi turistico-alberghieri e dell’accoglienza turistica.
La Soprintendenza speciale di Pompei (organismo altro rispetto all’Unità) sarà separata da quella di Napoli dove nascerà una Soprintendenza archeologica.
I 500 giovani per la cultura
Per facilitare l’accesso e la fruizione del patrimonio culturale da parte del pubblico, il ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo attuerà un programma straordinario che si inserisce nel quadro delle indicazioni dell’agenda digitale europea. Per questo, saranno selezionati 500 laureati under 35 ai quali sarà data la possibilità di accedere a un tirocinio di 12 mesi nelle attività di inventariazione e digitalizzazione presso gli istituti e i luoghi della cultura statali. Il progetto pilota partirà nelle regioni Puglia, Campania, Calabria e Sicilia, con i primi 100 ragazzi.
Una nuova strategia di finanziamento per i musei
Il ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo avrà la possibilità di razionalizzare i fondi interni per gestire al meglio le aperture museali;
Gli introiti della vendita dei biglietti e i proventi del merchandising relativi ai siti culturali, che erano stati ridotti fino all’attuale 10-15% , saranno riassegnati interamente al ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo;
Per il completamento del progetto Nuovi Uffizi saranno stanziati 8 milioni di euro;
Per la realizzazione della sede del Museo della Shoah di Ferrara sarà previsto uno stanziamento di 4 milioni di euro;
Per una serie di siti che necessitano di interventi urgenti saranno stanziati 2 milioni di euro;
Alcuni spazi statali e demaniali saranno affidati alla gestione di artisti under 35, sulla base di bandi pubblici a rotazione semestrale. In questo modo, sull’esempio di «59 Rivoli» a Parigi, saranno creati spazi all’interno delle città in cui gli artisti potranno esprimersi creativamente e ricercare nuove forme di espressione.
Tax credit sul cinema e sulla musica
Per il tax credit per il cinema, come auspicato dagli operatori del settore, sarà garantita la cifra di 90 milioni di euro;
Sarà introdotto un tax credit pari a 4,5 milioni di euro sulla musica, ispirato a quello sul cinema, per far fronte alla crisi del mercato musicale, promuovere giovani artisti e compositori emergenti. Ne beneficeranno opere prime e opere seconde, senza distinzioni di genere.
Fondi per il rilancio delle Fondazioni lirico-sinfoniche
La norma serve a risanare la situazione debitoria delle Fondazioni lirico-sinfoniche. È previsto un iter speciale a richiesta delle Fondazioni in stato di crisi che potranno accedere a un fondo di 75 milioni di euro, che sarà gestito da un commissario straordinario.
Le Fondazioni, per accedere al fondo, dovranno:
presentare entro 90 giorni un piano industriale di risanamento;
ridurre fino al 50% del personale tecnico amministrativo;
interrompere i contratti integrativi.
Il ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo, per salvaguardare i lavoratori, ha previsto la possibilità di trasferimento nelle varie sedi territoriali di Ales spa del personale tecnico amministrativo in esubero fino al 50%. Cambia la governance: si stabilirà l’obbligo del pareggio di bilancio e l’applicazione delle norme del codice dei contratti pubblici.
Verrà introdotto l’obbligo di cooperazione tra le fondazioni e di condivisione di programmi e spettacoli.
Teatri ed enti culturali salvi dai tagli
Gli enti culturali vigilati dal Ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo e i Teatri stabili pubblici non dovranno più effettuare i tagli orizzontali sulle spese relative a pubblicità e tournée.
Donazioni più facili alla cultura
Le donazioni fino a 5mila euro in favore della cultura potranno essere effettuate:
senza oneri amministrativi a carico del privato;
con la garanzia della destinazione indicata dal donatore;
con la piena pubblicità delle donazioni ricevute e del loro impiego.
5.8.2013
Claudio De Lucia
domenica 4 agosto 2013
Alla banca la prova della legittimità del proprio credito
12:31
Diritto Bancario
Capitalizzazione trimestrale (Corte di cassazione - Sezione I civile - Sentenza 2 agosto 2013 n. 18541).
Per la contestazione di un’illegittima capitalizzazione trimestrale degli
interessi e l’applicazione di un tasso superiore a quello stabilito dalla legge
108/1996, la banca non può difendersi sostenendo che la previsione di un arco
temporale lungo per la conservazione dei documenti (10 anni) vada interpretata
come una limitazione dell’onere posto a carico della banca stessa di dimostrare
il credito. Lo ha stabilito la Corte di cassazione, con la sentenza 18541/2013,
respingendo il ricorso dell’istituto di credito.
La Corte ricorda infatti
che la banca è tenuta “a fornire la prova integrale del proprio credito, non
potendo sottrarsi a tale onere, nel giudizio a cognizione piena, quando le
contestazioni del debitore riguardano l’intera durata del rapporto”. “Pertanto -
secondo gli ermellini - deve concludersi per la manifesta infondatezza della
adombrata eccezione d’illegittimità costituzionale dell’art. 2220 cod. civ.,
correlato all’art. 50 TU n. 385 del 1993, dovendosi ribadire la radicale
diversità tra le esigenze probatorie (di natura sommaria, o fondate sulla fede
privilegiata attribuita ad alcuni documenti unilateralmente provenienti dal
creditore) della fase monitoria da quelle del giudizio a cognizione piena, ove
occorre dimostrare l’esistenza e l’entità del proprio credito mediante la
puntuale applicazione dell’art. 2697 cod. civ.”.
Fonte: Diritto24
Claudio De Lucia
venerdì 2 agosto 2013
Muro di recinzione e muro di contenimento non sono pertinenze e richiedono il permesso di costruire.
«La realizzazione ex novo di un muro di recinzione in cemento armato di rilevanti dimensioni, con sovrastante ringhiera in ferro e un muro di contenimento, in quanto strutture autonome e indipendenti e, comunque, di rilevanti dimensioni non possono configurarsi come opere pertinenziali, né quale interventi di restauro e risanamento conservativo.
In particolare, secondo giurisprudenza, il muro di contenimento non può essere considerato pertinenza (T.A.R. Lombardia Brescia Sez. II, 02-07-2012, n. 1265; T.A.R. Liguria Genova Sez. I, 31-12-2009, n. 4131) mentre il muro di recinzione necessita del permesso di costruire quando la recinzione costituisca opera di carattere permanente, incidendo in modo permanente e non precario sull’assetto edilizio del territorio, come ad esempio se è costituita da un muretto di sostegno in calcestruzzo con sovrastante rete metallica (T.A.R. Basilicata Potenza, 19 settembre 2003, n. 897) o da opera muraria (Cassazione penale, sez. III, 13 dicembre 2007, n. 4755)».
TAR Campania Napoli, sez. IV, 22 maggio 2013, n. 2677.
Claudio De Lucia
Iscriviti a:
Post (Atom)