Corte di cassazione - Sezioni unite - Sentenza 19 luglio 2013 n. 17652
Legittima la sospensione dalla professione per sei mesi disposta nei
confronti dell’avvocato che si impossessa di somme della società che
rappresenta. E la remissione di querela da parte di quest’ultima se ferma
l’azione penale non sortisce tuttavia effetti sul piano disciplinare. Lo hanno
stabilito le Sezioni unite della Cassazione, con la sentenza 17652/2013,
bocciando il ricorso del legale.
Secondo i giudici infatti “la statuizione di non doversi procedere per
rimessione della querela in ordine alla imputazione di appropriazione indebita -
illecito, questo, che trova un riscontro tra le incolpazioni per le quali la
ricorrente è stata sanzionata disciplinarmente - non spiega, all’evidenza,
alcuna efficacia in ordine alla sussistenza del fatto come accertato dalla
decisione impugnata. La impossibilità di procedere ad un accertamento di
responsabilità in sede penale, per il venir meno di una condizione di
procedibilità, infatti, lascia inalterato l’ambito della valutazione rimessa al
Cnf”.
Fonte: Diritto24
Claudio De Lucia