venerdì 6 settembre 2013

Service Tax: nuova tassa casa al posto dell'Imu. Non porterà alcun beneficio agli italiani e forse sarà più cara. Novità e differenze

Service Tax dal 2014: come funzionerà e polemiche.

In questi giorni si sta parlando molto della Service Tax. Il Governo ha deciso di cancellare la seconda rata IMU per le abitazioni principali, ma al suo posto prepara l’introduzione di una nuova tassa. Si chiama "Service Tax" ed entrerà in vigore a partire dal 2014. A parte il nome, per la maggior parte della gente ricorda molto l’Imposta Municipale Unica, e quindi non porterà alcun beneficio agli italiani. I contribuenti, infatti, non potranno gioire per l’addio all’IMU, visto che presto arriverà la Service Tax, chiamata anche TASER, che verrà ufficializzata con la Legge di Stabilità il prossimo 15 ottobre.

La Service Tax è una tassa federale che sarà gestita direttamente dai Comuni e costituita da due componenti: TARI (gestione dei rifiuti urbani) e TASI (copertura dei servizi indivisibili). Una delle novità rispetto all’IMU sta proprio nel fatto che la gestione sarà affidata ai Comuni, i quali potranno decidere sia le aliquote che i cittadini dovranno pagare, sia la base imponibile (superficie o rendita catastale).

 

Altra novità, che non farà certo piacere agli inquilini in affitto, sarà che la tassa sarà condivisa fra il proprietario di casa e l’affittuario, perché se da una parte i servizi contribuiscono a determinare il valore commerciale dell’immobile, sono gli affittuari a beneficiare nel concreto dei servizi medesimi come illuminazione pubblica e manutenzione strade

 

La componente TARI riguarderà chiunque occupa, a qualunque titolo, locali o aree suscettibili di produrre rifiuti urbani, con aliquote commisurate alla superficie, mentre la componente TASI sarà a carico di coloro che occupano fabbricati. Al momento non si sa ancora quanto si verrà a pagare, anche se si ipotizza una cifra vicina a quella dell’IMU, se non addirittura maggiore. Bisognerà attendere le aliquote e i coefficienti di calcolo che verranno formalizzati nelle prossime settimane.

 

Per il calcolo della Service Tax, la base imponibile sarà quella dell’Imu, con la rendita originaria dell’immobile rivalutata del 5% e moltiplicata per 160. La Service Tax sta comunque scatenando polemiche, soprattutto da parte degli inquilini, tanto che Walter De Cesaris, segretario nazionale dell'Unione inquilini, parla addirittura di ‘tsunami’, sostenendo che “sulla categoria rischia di abbattersi una stangata media da 1.000 euro”.


Claudio De Lucia