venerdì 20 settembre 2013

È vietato ricevere sesso orale mentre si è alla guida di un autoveicolo? Domanda sconcertante? Sicuramente lecita. Vediamo i dettagli.

Il codice della strada non contiene disposizioni che vietino, in modo particolareggiato, il compimento di atti sessuali mentre si è alla guida di un autoveicolo.

 

Ciò ovviamente non giustifica incondizionatamente qualsiasi tipo di "atto di piacere" al volante. Infatti, al di là se l’atto in sé integri o meno il reato di atti osceni in luogo pubblico (la strada in sé, infatti, per quanto poco trafficata o in ambienti notturni, resta sempre un luogo di pubblico traffico), tale condotta potrebbe comunque integrare l’illecito amministrativo contrario al codice della strada.

 

Vi sono infatti delle disposizioni generali che impongono al conducente una condotta responsabile, tale da non rappresentare un pericolo per sé e per gli altri.

 

In particolare, il conducente deve sempre conservare il controllo del proprio veicolo ed essere in grado di compiere tutte le manovre necessarie in condizione di sicurezza, in particolare l’arresto tempestivo del mezzo (Art. 141, c. 2, C.d.S., violazione punita con una multa da 41 a 168 euro); il conducente deve, inoltre, avere la più ampia libertà di movimento per effettuare le manovre necessarie alla guida (Art. 169, c. 1, C.d.S., violazione punita con una multa da 84 a 335 euro).

 

Il sesso orale, indubbiamente, per quanto consenta ampia libertà di manovra al conducente (che resta in una situazione di passività per tutta la durata dell’atto), tuttavia  ne riduce il livello di attenzione, compromette la prontezza di riflessi e ne appanna la capacità di lettura delle dinamiche stradali.

 

Quindi, poche speranze: a ricevere le attenzioni della propria compagna mentre le mani sono al volante, si corre il rischio di una sanzione per guida pericolosa.

 

A tal proposito si ricorda che la condotta pericolosa viene valutata caso per caso: sulla base di elementi oggettivi ma anche del libero apprezzamento degli agenti accertatori.

 

Inoltre, in caso di sinistro stradale, qualora nel verbale redatto dalle forze dell’ordine vi fosse traccia di un comportamento di tal tipo, al di là dell’imbarazzante situazione che ne potrebbe derivare con chi lo legga, ciò peserebbe non poco sull’attribuzione della responsabilità del sinistro e sull’eventuale risarcimento del danno in sede assicurativa.

Fonte:leggepertutti

 Claudio De Lucia