lunedì 18 novembre 2013

Coppie di fatto: uno strumento di tutela per regolare i rapporti patrimoniali nelle unioni fuori dal matrimonio.

I conviventi, anche omosessuali, avranno una carta in più per tutelarsi: si tratta di accordi che regoleranno solo gli aspetti patrimoniali della coppia e saranno disciplinati dal Consiglio nazionale del notariato.  Tali accordi, che potranno essere sottoscritti dagli interessati presso il notaio di fiducia, non entrano però nel merito del rapporto: la disciplina della convivenza spetta al legislatore, i notai regolano solo la parte patrimoniale.

 

I contratti di convivenza (pacs) potranno essere stipulati dal notaio a partire dal 2 dicembre 2013. Si possono sottoscrivere in qualsiasi momento della convivenza (quindi anche dopo diversi anni); pertanto possono anche definire rapporti patrimoniali in caso di cessazione del rapporto, evitando discussioni e rivendicazioni al momento della rottura.

 

Non saranno accordi “fac simile”, ma tagliati su misura sulle esigenze specifiche dalla coppia. Essi potranno disciplinare i diversi aspetti patrimoniali: i criteri di partecipazione alle spese comuni, quelli di attribuzione della proprietà dei beni acquistati nel corso della convivenza, le modalità d’uso della casa di residenza, la definizione dei reciproci rapporti patrimoniali in caso di cessazione della convivenza. In questo modo sarà possibile tutelare, per iscritto, la parte debole della coppia.

 

Da tali contratti – per i quali non esiste un costo fisso proprio perché variabili a secondo delle esigenze – nascono veri e propri obblighi giuridici a carico della coppia che li sottoscrive. E anche per quanto riguarda i figli sono ammissibili clausole per la definizione dei rapporti patrimoniali su mantenimento e istruzione.

 

L’iniziativa del Notariato risponde all’esigenza di dare risposte alle crescenti richieste sulla tutela dei diritti per quelle forme di convivenza, tra persone di qualunque sesso, non ancora riconosciute dalla legge italiana. Secondo gli ultimi dati Istat vi è stata, infatti, una progressiva diffusione delle famiglie di fatto in Italia, passata da circa 500mila nel 2007 a 972mila nel 2010-11 . In particolare sono proprio le convivenze more uxorio tra partner celibi e nubili ad aver fatto registrare l’incremento più sostenuto arrivando a 578 mila.