Gentile lettore,
una recente giurisprudenza (Cass. sent. n. 33835 del 30.07.2014) ha scagionato un
giovane cui era stata trovata una mini serra di marijuana sul
terrazzo di casa. La Suprema Corte ha affermato che se il principio attivo
risulta modesto, nonostante se ne possano ricavare quasi 200 dosi singole, non
vi è alcun pericolo per la collettività.
Dunque, “manca l’offensività della condotta”.
Non
rileva se la polizia si presenta in casa e trova tutta l’attrezzatura per la
coltivazione, dall’impianto di riscaldamento all’irrigazione: se le piante sono
poche e il principio attivo è modesto, si può desumere la concreta
insussistenza della pericolosità della condotta, con conseguente impossibilità
di assoggettare quest’ultima a una sanzione penale.
In questi
casi, la quantità di sostanza stupefacente utile per l’eventuale commercio ed il numero ridotto di piante non
costituiscono un reale pericolo per la collettività.